4.5 (1197 Recensioni)
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Indice
Quali sono le origini del Cabernet Sauvignon?
Qual è il segreto del Cabernet Sauvignon?
Quali sono le proprietà organolettiche del Cabernet Sauvignon?
Quali sono gli abbinamenti giusti a tavola con il Cabernet Sauvignon?
I Cabernet Sauvignon che fanno battere il cuore
Cabernet Sauvignon “Turmhof” - Il tuttofare
Cabernet Sauvignon “Cor Römigberg” - Il leggendario
Maremma Toscana Cabernet “Botrosecco” - Il Toscano
Il Cabernet Sauvignon, vino di origine francese, oggigiorno è un vino profondamente radicato nella viticoltura italiana, in particolar modo altoatesina e toscana ed è diventato una vera e propria star! Passeggiamo attraverso le colline e i vitigni del Cabernet Sauvignon e scopriamo insieme perché questo vino è così tanto amato.
Il Cabernet Sauvignon è un vino molto celebre nel panorama enologico globale e nasce originariamente nel Bordolese, in Francia. La sua origine è da attribuire ad un incrocio tra il Cabernet Franc e il Sauvignon, dalle quali ha ereditato le migliori caratteristiche. Infatti, questo vino è molto apprezzato per la sua complessità organolettica e per l’eleganza e l’alta qualità. Oggigiorno il Cabernet Sauvignon il vitigno più diffuso al mondo ed è particolarmente prediletto nella produzione di vini di alta qualità e grande longevità, spesso utilizzato anche in assemblaggi con il Cabernet Franc e il Merlot, comunemente noti come tagli bordolesi.
Uno dei segreti del grande successo del Cabernet Sauvignon è da ricercare nella vinificazione, più precisamente si cela dietro al periodo di macerazione delle bucce, che è decisivo poiché può far nascere vini leggeri di facile beva, se il mosto ha un breve periodo di contatto con le bucce, oppure può dar vita a vini dal potenziale incredibile se il periodo di macerazione si protrae per più tempo. Il processo di vinificazione avviene solitamente in botti, in particolare barrique, che conferiscono al vino un sapore rotondo grazie alla presenza dei tannini dolci del legno.
Il Cabernet Sauvignon è un vino molto aromatico, di grande qualità e apprezzato anche per la sua complessità di profumi e sentori. Il vino colora il calice di rosso rubino ed è ricco di tannini, cosa che permette dei periodi di maturazione più lunghi e gli conferisce un potenziale di invecchiamento spettacolare. Una maturazione prolungata negli anni rende il Cabernet Sauvignon un vino ancora più pregiato caratterizzato da un sapore balsamico.
In generale il Cabernet Sauvignon si presenta al palato come un abbraccio caldo, corposo, fruttato ed erbaceo. Infatti, gli effluvi rilasciati da questo grande vino ricordano quelli del bosco quali mirtilli, ribes nero e more. A seconda della maturazione e dell’invecchiamento si possono presentare anche note di sottobosco, tabacco, cuoio, spezie e vaniglia.
Per vivere a 360 gradi il vero carattere del vino è essenziale servirlo alla temperatura corretta abbinandolo ai cibi giusti al fine di esaltarne i sapori e le caratteristiche distintive. Il Cabernet Sauvignon è un vino per le grandi occasioni e abbinamenti con pasti importanti e va servito ad una temperatura circa di 16-18 °C in ampi calici per vini rossi importanti. Il Cabernet Sauvignon si rivela il compagno da tavola ideale da abbinare a carni aromatiche come la selvaggina, il cinghiale, il capriolo, il fagiano oppure anche a formaggi stagionati piccanti. Inoltre, forma insieme al tartufo un duetto da batticuore. Da provare, dunque, assolutamente con un buon risotto al tartufo.
Una peculiarità che rende il Cabernet Sauvignon tanto amato è il fatto che mantiene le sue caratteristiche identificative, esprimendo però al contempo anche quelle del suo terroir. In Italia la patria per eccellenza del Cabernet Sauvignon è la Toscana, più precisamente la Maremma settentrionale e Bolgheri, dove nacque il fenomeno “Supertuscan”, vini di nuova generazione, frutto di sperimentazione e di lungimiranza.
L’Alto Adige, soprattutto la conca di Bolzano e la Bassa Atesina, è altresì un’altra zona prediletta da questo vitigno poiché riesce a trovare condizioni climatiche con buone escursioni termiche e una composizione del terreno ideale. Intraprendiamo insieme un viaggio attraverso queste zone per scoprire alcuni dei Cabernet Sauvignon che hanno scritto la storia e che ci fanno battere il cuore.
L’origine dei Supertuscan è legata al Chianti Classico la cui produzione prevedeva una formula fissa riconosciuta dalla certificazione DOC. Nacque però da parte di alcuni produttori la voglia di sperimentare, di uscire dagli schemi fissati e allontanarsi dalle rigidità dei disciplinari di produzione del Chianti Classico e diedero inizio ad una rivoluzione enologica di vini che venivano presentanti come “vini da tavola” poiché non rispettavano i requisiti della certificazione DOC.
Spinto da una grande intuizione e lungimiranza, il marchese Incisa della Rocchetta fu il primo a sperimentare per dar vita ad un nuovo concetto di vino toscano, creando l’oggigiorno celeberrimo Sassicaia, il precursore dei Supertuscan che fece da apripista a molti altri vini. La visione del marchese fu quella di contrapporre al Chianti Classico un nuovo concetto di vino toscano che escludeva l’utilizzo del Sangiovese, il vitigno regionale per eccellenza, introducendo così uve non autoctone, come Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc di origine bordolese.
Dopo il Sassicaia, nacque il Tignanello del marchese Antinori. Formalmente un semplice IGT, vino formato da Sangiovese e Cabernet Sauvignon, che divenne però rivoluzionario per il concetto alla sua base, ovvero quello di creare un vino da invecchiamento nobile quanto i vini bordolesi, ma con un’anima Sangiovese.
Sugli idilliaci vigneti collinari esposti a sudest a Cortaccia, a circa 230 – 320 m s.l.m., crescono rigogliose le viti della Cantina Tiefenbrunner che danno vita all’incredibile Cabernet Sauvignon “Turmhof” : tuttofare, atletico, forte ed elegante. Dopo diversi mesi di maturazione tra botti di cemento, botti in legno e dopo l’affinatura in bottiglia, il “Turmhof” è pronto a sprigionare tutto il suo carattere nel calice e inebriare l’assaggiatore.
Il vino esibisce un manto rosso granato e persuade il naso con un fine bouquet di ribes nero, more e note di pepe nero. In bocca il vino coinvolge tutto il palato con potenza e struttura e un’armonia tra frutta e tannini che sottolineano un finale armonico e persistente.
Il Cabernet Sauvignon “Cor Römigberg” di Alois Lageder è un vino leggendario amatissimo, che racchiude in sé le caratteristiche delle singole annate, dei sistemi di coltivazione e di vinificazione, ma soprattutto il coraggio di prendere decisioni all’insegna dell’innovazione e dell’evoluzione. Infatti, nel 1986 fu realizzato il primo ampio impianto a guyot fitto dell’Alto Adige, da sempre chiamato “Herz”, “cuore”, in italiano e “cor”, in latino che dà il nome al vino che vi si produce.
Un vino dal colore intenso rosso ciliegia con sfumature rosso rubino, ammalia il naso con aromaticità intensa e fruttata con ciliegia, ribes nero e note floreali delicate come protagonisti. Grazie alla fermentazione in acciaio e legno e alla maturazione in barriques e successivamente in bottiglia, il “Cor Römigberg” sviluppa un corpo possente che avvolge con eleganza e freschezza speziata il palato, chiudendo con una trama tannica ben accentuata al finale.
Protagonista tra i vini più celebri della Toscana, il Maremma Toscana Cabernet “Botrosecco”, vino intrigante, deciso e dal grande equilibrio, è in grado di raccontare il carattere unico della Maremma. La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vitivinicola da ben 26 generazioni e può vantare la produzione di uno dei vini più blasonati della Toscana.
Il “Botrosecco” è fresco ed equilibrato, un ottimo compagno per tutte le occasioni. Dal colore intenso, questo Cabernet Sauvignon rilascia un ventaglio di intense note di piccoli frutti rossi maturi che si fondono ad aromi di sottobosco, spezie, pepe bianco e menta. Al palato si presenta vellutato, sapido, con un finale vibrante e retrogusto fruttato.
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