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Gambero Rosso – I migliori vini altoatesini del 2020/21

In alto i calici!

In Italia, il gruppo editoriale multimediale enogastronomico Gambero Rosso si incarica di pubblicare annualmente la guida Vini d'Italia, la rivista enologica italiana per eccellenza. La guida si basa su una selezione di vini provenienti da diverse regioni e zone viticole, che vengono degustati e valutati su una scala da 1 a 3 bicchieri, dove sono 3 quelli che rappresentano il punteggio più alto. Recentemente, in vista della pubblicazione dell'edizione 2020/21 della Guida Vini d’Italia, è stato anche il turno dell'Alto Adige, che si è visto sottoporre al severo giudizio del Gambero Rosso. Il risultato? Quasi 20 vini locali hanno strigliato tutti e 3 i bicchieri! Per tutti coloro che non vedono l'ora di conoscere i vini premiati, proponiamo a conclusione del blog la lista completa. 

 

Unici nella diversità

Secondo il Gambero Rosso, il fatto che una zona viticola così piccola come quella dell'Alto Adige produca una tale quantità e varietà di ottimi vini sia da attribuire alla molteplicità delle diverse condizioni del suolo, altitudini, esposizioni e microclimi. Questa caratteristica unica della Provincia di Bolzano garantisce un ventaglio di prodotti unico nel suo genere in tutto l'assortimento locale, nonché tra i rappresentanti di una stessa varietà proveniente da diverse zone altoatesine. L'Alto Adige incassa punti anche per quanto riguarda la grande varietà di vitigni: alla valorizzazione di varietà tradizionali e autoctone come lo Schiava, il Lagrein e il Gewürztraminer si contrappone la riuscita integrazione di nuovi vitigni internazionali come lo Chardonnay, il Sauvignon e i vitigni bordolesi. Il risultato si traduce così in un panorama vitivinicolo misto che ispira sia i puristi del vino che i pionieri.

 

La natura e l’uomo insieme per la qualità 

In tutto l'Alto Adige vengono coltivati meno di 5.500 ettari di vigneti, tuttavia circa il 98% di essi vengono classificati come vini DOC. La viticoltura altoatesina può essere suddivisa in una chiara struttura tripartita: le grandi strutture cooperative, le tenute storiche o le piccole cantine private e infine le imprese a conduzione familiare. Questa gerarchia, tuttavia, si riferisce esclusivamente all'ordine di grandezza, non alla qualità dei vini prodotti dalle rispettive aziende. Anzi, c'è da dire che alcuni dei migliori vini dell'Alto Adige provengono più che altro da alcune delle aziende più piccole!

 

Chi e dove

Dopotutto, ciò che confluisce nel bicchiere è frutto dell'interazione tra la diversità dei terroirs, delle varietà e della mano umana. Anche ciò risulta assumere una notevole differenza di zona in zona: il calore e la profondità del Lago di Caldaro, ad esempio, si riflette nel Cabernet "Freienfeld" della Cantina Kurtatsch, mentre la freschezza alpina oltre i 1000 m s.l.m. caratterizza fortemente il Müller Thurgau "Feldmarschall" della Tenuta Tiefenbrunner. 

Il legame storico inscindibile tra vitigno e territorio non potrebbe essere più chiaro che nella conca di Bolzano, dove nascono gli spettacolari Lagrein Riserva "Taber" e "Abbazia Muri", rispettivamente della Cantina Bolzano e della Cantina Muri-Gries. La Valle Isarco è anch'essa strettamente legata al suo Silvaner, che viene presentato in ottima forma da Hannes Baumgartner della Tenuta Strasserhof e da Günther Kerschbaumer della Tenuta Köfererhof. 

All'estremità opposta dell'Alto Adige, Franz Pratzner dell'Azienda Agricola Falkenstein in Val Venosta forgia il miglior Riesling altoatesino, mentre la Valle dell'Adige e l'Oltradige sono territori costellati di vini stellari come il Pinot Bianco "Tyrol" della Cantina Merano o l'ormai leggendario Pinot Nero Riserva "Trattman" della Cantina Girlan.

 

Un triplice hip hip urrà per i tre bicchieri!

Il successo dell'Alto Adige nella viticoltura e la reputazione che questa terra si è guadagnata nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale sono dovuti alle condizioni naturali, alla loro gestione consapevole, e infine alla competenza, all'impegno e alla diligenza dei viticoltori e dei maestri cantinieri. Con questo spirito, Pur Südtirol si congratula con tutti i meritati vincitori e augura loro un futuro coronato dal successo!

 

Gambero Rosso 3 bicchieri: i vini

  • Grande Cuvée „Beyond the Clouds“ ’18 – Cantina Elena Walch
  • Cabernet Sauvignon Riserva „Freienfeld“ ’16 – Cantina Kurtatsch
  • Chardonnay „Sanct Valentin” ’18 – Cantina San Michele Appiano
  • Gewürztraminer „Nussbaumer” ’18 – Cantina Tramin
  • Lagrein Riserva „Abtei Muri“ ’17 – Cantina Muri-Gries
  • Lagrein Riserva „Taber“ ’18 – Cantina Bolzano
  • Merlot Riserva Vigna „Kressfeld“ ’16 – Tenuta Kornell 
  • Müller Thurgau „Feldmarschall von Fenner“ ’18 –  Tenuta Tiefenbrunner
  • Pinot Bianco „Sirmian” ’19 – Cantina Nals Margreid
  • Pinot Bianco „Tyrol” ’18 – Cantina Merano
  • Pinot Nero Riserva „Trattmann” ’17 – Cantina Girlan
  • Sauvignon „Lafóa” ’18 – Cantina Schreckbichl
  • Sauvignon Riserva „Renaissance“ ’17 – Azienda Agricola Gumphof Markus Prackwieser
  • Spumante Extra Brut Riserva Millesimato Classico „1919“ ’14 – Cantina Kettmeir
  • Terlano Pinot Bianco Riserva „Vorberg” ’17 – Cantina Terlan
  • Val Venosta Riesling ’18 – Azienda Agricola Falkenstein Franz Pratzner
  • Valle Isarco Silvaner ’19 – Tenuta Strasserhof Hannes Baumgartner
  • Valle Isarco Silvaner „R“ ’18 – Tenuta Köfererhof Günther Kerschbaumer
  • Valle Isarco Silvaner Grüner Veltliner „Praepositus” ’18 – Cantina dell’Abbazia di Novacella

Fonte: Gambero Rosso