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Merano: la città del vino

Indice

Il vino Meranese: una classe a parte

L'intramontabile: lo Schiava “Schickenburg” della Cantina Merano

L’anticonvenzionale: lo Schiava “Versal” della Tenuta Oberstein

L'elegante: Lagrein di Popphof 

Il raffinato: il Pinot Bianco “Erzherzog Johann” di Innerleiterhof 

L'impressionante: il Sauvignon “Marzan” del Castello di Plars


Città termale di fama asburgica, una perla dello Stile Liberty con un festival del vino famoso in tutta Europa e molto altro ancora: Merano è forse la città più popolare e più visitata dell'Alto Adige con il suo fascino inimitabile che spazia dal pittoresco al sofisticato. Ti invitiamo ad un’escursione enologica alla scoperta di questa zona incantevole!

 

Il vino Meranese: una classe a parte

Ben il 98% dei vini altoatesini si fregia della denominazione d'origine DOC e spicca come prodotto di primissima qualità, in quanto nessun’altra regione d’Italia vanta una quantità così ingente di vini eccellenti. Oltre alla denominazione "Alto Adige" DOC, ci sono altre 6 sottozone DOC: Valle IsarcoSanta Maddalena, Terlano, Val Venosta e, naturalmente, Meranese.

I vini con la denominazione "Alto Adige Meranese" DOC sono coltivati esclusivamente a Merano e dintorni vengono prodotti utilizzando principalmente il vitigno autoctono Schiava. Oggigiorno, oltre all'uva Schiava, nel vigneto sono ammesse anche altre varietà di vino rosso che possono essere aggiunte in piccole quantità. Dei circa 400 ettari di vigneti a Merano e dintorni, all’incirca 100 ettari sono destinati a vini firmati "Alto Adige Meranese". 

L'intramontabile: lo Schiava “Schickenburg” della Cantina Merano

Se vuoi vivere un'esperienza di vino meranese come si deve, il posto migliore per iniziare il tuo viaggio è nel cuore della zona vinicola: ad aspettarti c’è la Cantina Merano con il suo Schiava “Schickenburg” della linea Graf. Schietto e di facile beva, il vino autoctono spicca con i suoi sentori di ciliegia e mandorla e un palato equilibrato, fruttato e fresco.

È ottimo con i piatti sostanziosi della classica cucina casereccia altoatesina come gli Schlutzer, le mezzelune con ripieno di spinaci e ricotta, o i canederli. Servito con un po’ di formaggio di malga, delle sottili fette di speck e qualche cetriolino sottaceto, vivrai l’esperienza della tradizionale Marende altoatesina direttamente a casa tua! 

L’anticonvenzionale: lo Schiava “Versal” della Tenuta Oberstein

Per coloro che hanno già abbastanza familiarità con lo Schiava Meranese, suggeriamo un'escursione a Cermes per visitare la Tenuta Oberstein. L’azienda si trova direttamente sulla linea insubrica, il punto d'incontro delle placche continentali africana ed euroasiatica, motivo per cui il suolo del vigneto è eccezionalmente ricco di minerali.

Il fiore all’occhiello di questa tenuta si chiama Schiava “Versal”, che sorprende con il suo carattere in bilico tra familiarità e novità. Il suo bouquet è sorprendentemente ricco di bacche rosse e note di mandorla, mentre al palato risulta elegantemente sapido e avvolgente. La mineralità si sposa meravigliosamente con i formaggi di montagna fortemente stagionati. 


 

L'elegante: Lagrein di Popphof

L'equilibrato clima mediterraneo-alpino della zona di Merano, unito ai terreni sabbiosi del fondovalle, offrono le condizioni ideali per vini rossi densi ed espressivi come il Lagrein della Cantina Popphof di Marlengo. Di proprietà della famiglia Menz dal lontano 1722, la cantina vinifica il Lagrein in botti di rovere e acacia.

Questo classico convince con profumi di bacche ed eleganti note di pepe e cioccolato. Al palato è potente, rotondo e di facile beva, ma allo stesso tempo piacevolmente fresco grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Ideale in abbinamento ad un succoso manzo arrosto o un croccante stinco di maiale brasato. 

Il raffinato: il Pinot Bianco “Erzherzog Johann” di Innerleiterhof

I dintorni di Merano non producono solo eccellenti vini rossi, bensì anche gioielli bianchi dal fascino unico. Le varietà principali sono il Pinot Bianco e il Sauvignon Blanc. Passiamo dunque dal rosso al bianco e dalla valle alla montagna, raggiungendo l’amatissima destinazione turistica di Scena, dove visitiamo la Tenuta Innerleiterhof.

Qui, a circa 500 m s.l.m., ci aspetta il principesco Pinot Bianco “Erzherzog Johann”. L'aroma e il gusto sono completamente incentrati sulla freschezza: mela, menta e agrumi al naso, acidità succosa e fine mineralità al palato. La star di ogni aperitivo e una favola con la trota alla griglia con vinaigrette al limone. 


 

L'impressionante: il Sauvignon “Marzan” del Castello di Plars

Visto che siamo nel cuore della magia aristocratica, dirigiamoci verso il castello o, più precisamente, verso la Tenuta Castello di Plars di Lagundo. Nel romantico castello trasformato in hotel circondato da vigneti degustiamo l'ultimo vino del nostro piccolo viaggio alla scoperta delle chicche enologiche di Merano e dintorni.

È il Sauvignon “Marzan” a costituire il gran finale. Il complesso bouquet di pompelmo, uva spina, sambuco e salvia conduce a un palato altrettanto complesso. Potente, denso, imponente ed elegante allo stesso tempo, questo Sauvignon è semplicemente indimenticabile. Grandioso con un bel risotto agli asparagi o con un croccante filetto di salmone arrostito.